Darren Bader (1978, Bridgeport, Connecticut, USA), vive e lavora New York. L’arte di Bader affronta un’ampia gamma di temi – dallo status ontologico dell’oggetto d’arte all’influsso culturale di internet, dalla storia del readymade al ruolo del linguaggio nell’arte concettuale, dal capitalismo di consumo globale al mercato dell’arte del XXI secolo, dal divino all’abietto.
Le sue opere sono state esposte in mostre individuali in istituzioni pubbliche e private di tutto il mondo tra cui il Whitney Museum of American Art, New York, USA (2020); Museo Madre, Napoli (2017); KölnischerKunstverein, Colonia, Germania (2015); Radio Athènes, Atene, Grecia (2015); 1857, Oslo, Norvegia(2012); MoMA PS1, New York, USA (2012). Ha preso parte a numerose mostre collettive: Musée d'Art Moderne Grand-Duc Jean, Luxembourg City, Lussemburgo (2020); Hammer Museum, Los Angeles, USA (2018); K11 Art Foundation Pop-up Space, Hong Kong, Cina (2017); Kunstverein in Hamburg, Amburgo, Germania (2016); KunsthalleWien, Vienna, Austria (2015); Palais de Tokyo, Parigi, Francia (2013); FLAG Foundation, New York, USA (2013); Palazzo delle Esposizioni, Roma (2013); The Calder Foundation, New York, USA (2012); MoMAPS1, New York, USA (2010); Museum of Contemporary Art Los Angeles, Los Angeles, USA (2008). Ha inoltre partecipato alla 58a Biennale di Venezia (2019), alla 13ta Lyon Biennale, Lione, Francia (2015) e alla Whitney Biennial, New York, USA (2014). Nel 2013 ha vinto il Calder Prize.